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La spirale del Falco

 

La spirale logaritmica è anche chiamata spirale equiangola

un nome coniato nel 1963 dal matematico e filosofo francese Cartesio (1596-1650), inventore di quel sistema di coordinate dette appunto cartesiane, basate su due assi ortogonali, tuttora usato per definire la posizione di un punto su un piano.

L’aggettivo equiangola rispecchia un’altra proprietà unica della spirale logaritmica: tracciando una linea dritta dal polo a un punto qualunque della spirale, questa intercetta la curva formando sempre lo stesso angolo.

I falconi usano questa proprietà durante la caccia.

 

Il falco pellegrino è uno degli uccelli più veloci, essendo in grado di calare sulla preda a oltre 300 chilometri l’ora.

Ma potrebbe raggiungere una velocità superiore seguendo una traiettoria rettilinea.

Il biologo Vance A. Tucker della Duke University in North Carolina si è chiesto per anni perché il falco pellegrino non scelga la via più breve per raggiungere la preda, finché ha intuito che la risposta andava cercata nel suo apparato visivo.

Poiché gli occhi del falcone non guardano in avanti, ma lateralmente per trarre vantaggio dalla loro eccezionale acutezza l’uccello dovrebbe ruotare la testa di una quarantina di gradi in un senso o nell’altro; e con l’aiuto di una galleria nel vento, Tucker ha dimostrato che tale assetto peggiorerebbe la sua aerodinamica, rallentandolo notevolmente.

I risultati della ricerca di Tucker, pubblicati nel numero di novembre del 2000 del <<Journal of Experimental Biology>>, dimostrano che il falcone tiene la testa dritta seguendo una spirale logaritmica; grazie alle proprietà equiangolari di detta spirale, l’uccello ha la possibilità di non perdere di vista la preda, e nel contempo di tenere la testa diritta massimizzando la velocità.